Cosi’ come nella pianificazione di un viaggio o per gli spostamenti quotidiani lo strumento satellitare (navigatore GPS ) ricopre oggi un ruolo estremamente importante.
Con terminologia molto semplice vediamo alcuni punti fondamentali per gestire itinerari e capire come lo strumento ci “comunica” le informazioni.
Grazie alla connessione di almeno 3 satelliti in orbita lo strumento GPS riceve un segnale che permette, attraverso un calcolo di tempo del segnale stesso, la perfetta localizzazione sulla crosta terrestre.
La posizione sulla terra quindi verrà localizzata attraverso due parametri immaginari di riferimento, latutudine e longitudine, immaginiamo di dividere la superficie della terra a spicchi.
LATITUDINE E LONGITUDINE
La latitudine e la longitudine sono le coordinate principali che si servono di quelle linee immaginarie chiamate paralleli e meridiani che sono usate dai geografi per “tagliare in porzioni” lo spazio della superficie terrestre.
Entrambe si misurano in gradi.
NOTA: Ricordatevi che che la Terra non è piatta e quindi per riprodurla a due dimensioni (come in una mappa), servono calcoli basati sulle cosiddette grandezze angolari, cioè distanze formate dall’angolo creato dai sue sensi provenienti dall’osservatore verso un punto dello spazio.
LATITUDINE
Rappresenta la distanza angolare di un punto dall’Equatore (che infatti ha latitudine 0°).
Per conoscere la latitudine del posto in cui ci si trova si può osservare l’altezza della Stella Polare rispetto al punto di osservazione: essa coincide sempre con la latitudine.
La latitudine al Polo Nord è di +90° mentre quella del Polo Sud è di -90°.
LONGITUDINE
Indica la distanza angolare di un punto dal Meridiano 0 (o Meridiano di Greenwich o Meridiano fondamentale).
A destra del Meridiano di Greenwich vi sono le Longitudini est, mentre a sinistra si calcolano le Longitudini Ovest.
L’ora locale ci può aiutare a determinare la longitudine: ogni 4 minuti la Terra percorre un grado.
Se l’ora del posto in cui ci troviamo è superiore rispetto all’ora di Greenwich (dove passa appunto il meridiano) allora siamo ad una longitudine Est, se invece l’orario è minore, siamo a Ovest.
Appreso quindi come lo strumento riesce a localizzarsi sulla superficie terrestre andiamo avanti.
La risultante del punto di calcolo riferito alla posizione sulla terra viene denominato waypoint
Un waypoint è quindi un semplice punto sul pianeta Terra risultante dal punto di intersezione tra una latitudine e longitudine, proprio come il puntino di una croce.
Se uniamo più punti sulla terra (waypoint) l’uno con l’altro con una retta otteniamo una ROTTA.
La rotta quindi sarà una linea retta che va da un punto all’altro, immaginiamo il volo di un aereo che partendo da una località intesa come punto ne raggiunge un’altra attraverso un volo rettilineo (retta); abbiamo seguito una rotta in quanto nell’aria non ci sono ostacoli da raggirare.
Sulla terra dovremo considerare ostacoli quali montagne da raggirare ecc quindi immaginiamo la bussola del navigatore la cui lancetta ci indicherà il punto da raggiungere man mano che ci avviciniamo.
Sul navigatore è possibile caricare una cartografia e lo strumento, in maniera “intelligente”, potrà quindi considerare le strade percorribili per viaggiare da punto a punto.
Ebbene…. se ogni waypoint o punto è un incrocio da considerare e dobbiamo andare da una località ad un’altra, il navigatore effettuerà un calcolo per determinare quali strade presenti in cartografia percorrere per farci arrivare nel minor tempo o percorrendo meno strada (questo sta a noi sceglierlo dai settaggi dello strumento).
La risultante di questo calcolo intelligente che fa lo strumento GPS con la cartografia si chiama PERCORSO.
PERCORSO
I percorsi sono itinerari predefiniti che hanno origine da un insieme di waypoint inseriti nel GPS nell’ordine con il quale intendi attraversarli.
I percorsi rappresentano la risultante di un calcolo che considera la posizione dei punti waypoint da raggiungere e la cartografia (strade) su cui viaggiare.
Ora immaginiamo di non avere una cartografia nello strumento oppure immaginiamo che lo strumento entri in modalità “passiva”, quindi non crea il calcolo che considera la cartografia intesa come strade.
Se seguendo un percorso commettiamo un errore in un incrocio sbagliando strada lo strumento effettuerà un ricalcolo.
Immaginiamo di avere tanti punti waypoint ravvicinati ( 5/10 metri) per una lunga distanza collegati tra loro da rotte lunghe quindi 5/10 metri e dimentichiamoci l’esistenza della cartografia e delle strade.
Immaginando di collegare tutti questi punti con un pennarello otterremo un itinerario che non considererà la cartografia ma che sarà possibile percorrere seguendolo sullo schermo dello strumento; abbiamo creato una TRACCIA.
TRACCE
Le tracce fungono da briciole di pane e ti consentono di visualizzare i tuoi spostamenti precedenti oppure quelli di un altro utente.
In tal modo puoi navigare un sentiero già battuto in precedenza.
Le tracce contegno punti traccia invece di waypoint o POI.
E’ possibile registrare una traccia con lo strumento satellitare in modalità “registrazione”.
E’ possibile quindi creare tracce o caricare sul navigatore satellitare tracce per poterle seguire sullo schermo; l’estensione di un file traccia è GPX.
Se seguendo una traccia commettiamo un errore in un incrocio sbagliando strada lo strumento NON effettuerà un ricalcolo.
Il programma (gratuito) di gestione di riferimento dei file traccia, percorso e inserimento dati nello strumento GPS è Base Camp, da quale è possibile creare, salvare, modificare ogni itinerario.