Nel cuore della Basilicata ci spingiamo ad est di Matera, nella zona sicuramente più brulla e affascinante della Regione.
Il paesaggio diventa remoto e bellissimo, si guida su strette lingue di asfalto tra vallate infinite e bianchi calanchi, intravedendo qualche borgo arroccato all’orizzonte.
Sin da lontano ne svetta uno su tutti che cela una sensazione di magia e mistero solo ad ammirarlo, ci avviciniamo e stupidi da straordinaria bellezza arriviamo a Craco.
Craco è lo splendido “paese fantasma” della Basilicata, nella provincia di Matera, che a chi lo osserva in lontananza si presenta come una scultura di origini medioevali circondata dai “Calanchi”.
Del vecchio paese restano le case in pietra aggrappate alla roccia e tra di esse si distingue la torre normanna in posizione dominante rispetto all’antico borgo. Dentro Craco vecchia, sembra di sentire ancora le voci della gente lo ha abitato, i rintocchi delle campane delle chiese che lo hanno animato e che, a guardarle, distrutte e oltraggiate dalla frana, hanno comunque mantenuto intatta la loro storia.
Oggi è possibile seguire un percorso di visita guidata, lungo un itinerario messo in sicurezza, che consente di percorrere il corso principale del paese, fino a raggiungere quello che resta della vecchia piazza principale e addentrarsi nel nucleo della città fantasma.
A vederlo dall’esterno, Craco rimanda la mente ad ambientazioni da film western per la sua bellezza scenografica e proprio il grande schermo ha saputo coglierne la suggestività al punto che registi di fama nazionale e internazionale hanno girato tra le sue rovine i propri film.
Le pellicole ambientate a Craco sono King David (1985) Bruce Beresford, La Luca (1996) di Gabriele Lavia, Terra Bruciata (1999) di Fabio Segatori, fino a The Passion (2004) di Mel Gibson, che proprio qui ha girato la scena dell’impiccagione di Giuda.
’abbandono di Craco vecchia da parte della sua popolazione è avvenuto a seguito della frana del 1963 e il paese “fantasma” ancora “racconta” il suo passato a quanti gli fanno visita.
A guardarlo dall’esterno, man mano che ci si avvicina, Craco si lascia ammirare in tutta la sua bellezza.
Una volta varcato l’enorme cancello che protegge il paese, lungo un viale in pietra ha inizio il percorso verso il Craco e più ci si avvicina più sembra di sentire ancora le voci della gente che lo ha abitato, i rintocchi delle campane delle chiese che lo hanno animato e che, a guardarle, distrutte e oltraggiate dalla frana, hanno comunque mantenuto intatta la loro storia.